La pianta di lino è un arboscello risalente all’antico Egitto. Cresce anche in Etiopia ed è tra le prime colture di cui l’uomo si sia servito. Addirittura veniva coltivato in Babilonia già 3000 anni fa. La leggenda vuole che l’imperatore Carlo Magno, colpito dalle proprietà benefiche dei suoi semi, abbia imposto una legge che obbligava i sui sudditi al consumo regolare di lino.

Ogni parte della pianta serve a produrre qualcosa: farina, olio, medicinali, carta, tessuti e cordame per reti da pesca.

Principalmente, però, il lino è coltivato per i suoi preziosi semi, da cui se ne ricava un olio che trova largo uso come integratore alimentare e nel settore della cosmetica.

Per produrre l’olio di lino occorre essiccarne o tostarne i semi e successivamente passare alla spremitura. L’alto contenuto di omega-3 e omega-6 (acido linoleico) si riesce ad ottenere se il processo di spremitura viene fatto a freddo. Per chi mangia poco pesce, il consumo di olio di lino è una validissima alternativa. 

Nel suo uso tradizionale, l’olio di lino è associato ad effetti lassativi, ma le sue caratteristiche erano ben apprezzate fin dagli Egizi e dai Greci che se ne servivano per mantenere una buona salute. Diversi studi hanno confermato i benefici del lino anche contro i fastidi causati dalla menopausa, dall’artrite e per abbassare i livelli di colesterolo.

Insomma, la pianta del lino, oltreché essere bella come ornamento da giardino, è anche molto, molto utile. Scopritelo provando questo utilissimo prodotto.