Da noi in occidente sono diventate famose da poco più di un decennio, ma in oriente le loro proprietà sono conosciute da più di 2.000 anni. Stiamo parlando delle bacche di goji.

Il nome goji deriva dal termine cinese “gǒuqǐ” che a sua volta proviene dal persiano “gojeh”. Significa semplicemente “bacca”. In inglese, invece, le bacche di goji sono chiamate wolfberry (bacca del lupo).

Crescono a 3.000 metri di altezza sugli altopiani del Tibet, Cina e Mongolia.

Al loro interno possiamo trovare una grande quantità di antiossidanti e agiscono contro l’invecchiamento di tessuti e aiutano le difese immunitarie grazie all’alto contenuto di vitamina A e C, a tutte le vitamine del gruppo B e fino a 18 aminoacidi essenziali.

Ecco tutti i benefici delle bacche di Goji: sono ricche di antiossidanti naturali, hanno proprietà antinfiammatorie, riducono i radicali liberi, favoriscono la riduzione del colesterolo, sono ricche di acidi grassi essenziali, contengono una buona dose di vitamina C, hanno un effetto saziante, regolano gli zuccheri nel sangue, supportano il sistema immunitario.

Quando, invece, è meglio non assumerle?

Bisogna stare attenti al loro consumo in caso di uso di farmaci anticoagulanti o se si offre di ipertensione o diabete. Occorre fare anche attenzione a chi soffre di allergie alle solanacee (tipo il pomodoro). Basta chiedere al proprio medico.

In 100 grammi di bacche di goji, oltre alle vitamine di cui abbiamo parlato, possiamo trovare tutti gli elementi essenziali che occorrono al nostro organismo a soli 321 calorie: proteine 14,07 g; carboidrati 69,21 g; zuccheri 54,62 g; grassi 1,79 g; colesterolo 0 mg; fibra 4,8 g; sodio 192 mg; potassio 50 mg;

Quante consumarne? Si consiglia l’assunzione di 1 o due cucchiai al giorno (10-20 grammi. Si può consumarle per 3 o 4 settimane. I benefici sono assicurati.

Ecco dove trovare le bacche di goji: clicca qui.